Roberto Roversi, i “Testi Per Dalla” prendono vita con gli Zois

Roberto Roversi, i “Testi Per Dalla” prendono vita con gli Zois

14 Settembre 2022

Testi Per Dalla c’è scritto sopra. È una cartellina piena, spessa, testimone della longeva collaborazione che ha legato Roberto Roversi e Lucio Dalla e che ha prodotto tre dischi, considerati pietre miliari della della musica italiana. A 10 anni dalla morte, gli inediti di Roberto Roversi, lo storico paroliere di Lucio Dalla, prendono vita nella musica degli ZOIS.

Ad affiancare gli Zois ci sono Ivano Zanotti (alle batterie) e Giacomo Fiorenza (42 Records). Un connubio artistico nato dalla volontà di Antonio Bagnoli, nipote di Roversi, che, dopo aver conosciuto gli ZOIS, decide di affidar loro un quaderno di testi inediti da musicare. 

Dentro riconosciamo i testi di alcune canzoni  – commentano gli Zois – e altre poesie che non riusciamo ad associare a nessun disco. Forse Dalla le ha ricevute, ma non le ha mai trasformate in canzoni? O forse sono state scritte quando la collaborazione tra di loro era già stata interrotta? Quel che è certo è che dalla fine degli anni 70, quei testi scritti per Dalla non sono mai più usciti da quella stanza, non sono mai state musicati, non sono mai stati pubblicati, sono rimasti lì ad aspettare.

Parlando della scelta di affidare questi brani agli Zois, Antonio Bagnoli commenta: Per musicare i testi di Roversi occorrono artisti dotati di una sensibilità particolare: troppo complesse le parole per cercare melodie semplici e troppo inusuale la forma delle canzoni, senza strofe né ritornelli. Musicare Roversi è come scalare l’Everest senza bombole in pieno inverno: occorre coraggio, talento e incoscienza. Gli Zois hanno raccolto la sfida, e vi offrono il loro lavoro. Non sono canzoni che possono lasciare indifferenti, e questo è davvero il loro merito più grande. Alla fine, come diceva Roversi, applaudite o fischiate.

Il progetto viene realizzato negli studi Fonoprint di Bologna, storici studi dove Dalla ha creato gran parte del suo repertorio. La sfida di musicare i testi senza modificarli viene accolta dagli Zois con grande entusiasmo che, insieme al batterista Ivano Zanotti e al produttore Giacomo Fiorenza, intraprendono una ricerca che è un vero e proprio viaggio. 

La lezione che abbiamo appreso da Dalla è stata quella di mettere prima di tutto la musica al servizio della poesia di Roversi, senza rinunciare ad una sperimentazione estrema, senza freni. Siamo partiti imbracciando i soliti strumenti, ma ci siamo subito resi conto che serviva un approccio diverso e nuovo rispetto al solito. I testi, pur essendo antichi, erano modernissimi e attuali e ci siamo resi conto che la soluzione migliore era immergerli nel presente attraverso il suono. Dovevamo cercare un sound modernissimo e attuale, elettronico, industriale, cinematografico, futurista.La sensazione è che l’energia creativa di quelle poesie non si esaurisca mai.