Salmo, la risposta ai colleghi e alle polemiche relative al concerto di Olbia

Salmo, la risposta ai colleghi e alle polemiche relative al concerto di Olbia

16 Agosto 2021

Tutta la vicenda ha avuto luogo il 13 agosto, data in cui Salmo aveva organizzato un live gratuito a sorpresa, sotto la ruota panoramica del Molo Brin, per lanciare una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dai roghi che hanno devastato parte della Sardegna centro-occidentale.

L’evento è stato annunciato sui social del cantante poche ore prima e successivamente l’orario e del luogo, dove sono accorsi centinaia di fan.

La polemica con Fedez

Tante le polemiche da parte dei colleghi, in testa Alessandra Amoroso e Fedez.

Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno – ha scritto Fedez – Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti, quando va bene.

Frasi a cui Salmo ha subito replicato, sempre via social:

Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la mia Sardegna – controreplica il rapper sardo, che già per l’emergenza incendi ha donato 10mila ulivi alla propria terra. – Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista!

E durante il live: Ci hanno detto di fare i live con poche persone, tutti distanziati e seduti. Signor Stato, noi non ci vogliamo stare seduti, noi vogliamo alzarci, saltare, quindi la musica la cultura e l’arte in Italia sono importanti tanto quanto lo sport, ma nel resto del mondo fanno concerti con 100mila persone e qua no.

Le parole di Francesco De Gregori

Francesco De Gregori ha detto in merito alla vicenda: Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole – esodordisce – Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica “leggera” e per il nostro pubblico.

L’inchiesta della Procura di Tempio Pausiania

La Procura di Tempio Pausania ha fatto sapere di aver aperto un’inchiesta contro ignoti in merito al concerto di Salmo, esibitosi venerdì scorso a Olbia in un live senza biglietti e recinzioni, e quindi senza rispetto delle norme anti-Covid come distanziamento, green pass o tampone negativo all’ingresso.

Non si rimedia ai danni di un incendio appiccandone un altro. Il concerto improvvisato ad Olbia con l’intento, almeno così è stato detto, di sostenere le popolazioni danneggiate dai roghi, potrebbe averne acceso un altro, pandemico, considerata la grande folla di giovani accalcati e privi di protezione. – Lo afferma il Presidente della Regione Christian Solinas, che definisce il concerto del rapper sardo Salmo – un grave e pericoloso errore. Come è un errore affermare che l’evento è stato autorizzato dalla Regione, come scritto da Fedez, che ha ingaggiato con il collega un tiro incrociato di accuse e insulti che, pur appassionandomi assai, poco mi spinge ad intervenire per chiarire la verità.