INTERVISTA Giulio Musca tra vita e musica, lavoro e passione (Amici 20)

INTERVISTA Giulio Musca tra vita e musica, lavoro e passione (Amici 20)

19 Marzo 2021

Reduce dalla partecipazione al pomeridiano di Amici di Maria de Filippi, Giulio Musca in questa intervista con noi di Social Artist, ha fatto un bilancio dell’esperienza all’interno della scuola, del rapporto con la coach Arisa, della sua gavetta e dei progetti al quale sta lavorando.

Giulio Musca – Intervista

Come hai vissuto la tua, seppur breve, esperienza ad “Amici di Maria de Filippi”?

È stata un’esperienza “intensa”, nonostante sia stata di breve durata, ma ho vissuto fortemente l’esperienza con gli altri ragazzi, con il quale passavo tutta la giornata praticamente: dal vivere sotto le telecamere 24h/24h in casetta, all’esibirsi in studio per la puntata.
È stata un’esperienza che sicuramente mi fa piacere raccontare e che mi ha lasciato tanto.

Fin dal primo momento, sei entrato nella classe con il favore di Arisa. Che tipo di rapporto si era instaurato tra voi? Ti ha dato dei consigli?

Sin dall’inizio ho cercato di conoscere ed entrare in sintonia con Arisa, sentivo la necessità di parlare con lei per cercare insieme, quale potesse essere il mio percorso all’interno della scuola, come proporre le cover e come comunicare le mie canzoni al pubblico. Già dai primi incontri percepivo il suo appoggio, credeva in me e nella mia sensibilità, per questo mi sono sentito compreso e appoggiato da lei. Devo sicuramente ringraziarla, perché durante le lezioni mi ha fatto comprendere quali sono i miei punti di forza e quelli deboli su cui dovrò lavorare, come la dizione. A parti invertite l’avrei sicuramente scelta anche io come coach, la vedo originale, come lo sono io!

Per una Arisa che era a tuo favore, sicuramente Rudy Zerbi non si è fatto mancare le critiche nei tuoi confronti. Con il senno di poi credi che le osservazioni che ti ha rivolto fossero nel tuo interesse musicale? ti sono servite per crescere?

Credo, con un bel po’ di gavetta e di esperienza nella musica, di aver modellato in me una personalità abbastanza definita, pur essendo sempre alla ricerca di un miglioramento, di un perfezionamento nella mia arte, non sono incline a farmi abbattere dalle critiche. Mi sarebbe comunque piaciuto che Rudy mostrasse più interesse nei miei confronti, non stoppando la mia esibizione così come è avvenuto, soprattutto su una canzone (Kurt Cobain di Brunori Sas) a cui tenevo molto. Questa cosa mi è dispiaciuta, ma è andata così.

Rudy Zerbi è stato anche colui che ha messo in dubbio il tuo banco, chiedendo la sfida con Deddy che ha segnato la tua esclusione dal programma. Come hai preso l’eliminazione?

Parto dal presupposto che non possiamo piacere a tutti. Quel giorno, quando sono uscito ero molto sereno, perché ero riuscito ad esprimere tutte le mie emozioni con l’esibizione. Dopo l’eliminazione (che è stato comunque un’occasione di visibilità) si sono complimentate con me e ne sono lieto.

Chi secondo te ad oggi, ha più chance di riuscire a costruirsi una strada anche dopo il programma?

Sangiovanni sicuramente per il suo essere attuale. Se devo pensare al futuro, ritengo che Enula e Leonardo siano i più pronti.

“Amici di Maria de Filippi” non è stata la tua prima esperienza con il pubblico, infatti con la tua band del tempo, i Kayssah, hai partecipato al Festival Show. Che ricordo hai di quel momento?

Ho iniziato a fare musica da piccolo studiando chitarra classica, fino a quando ho avuto un periodo buio, facevo una vita tra videogame, cibo e poltrona e non riuscivo ad accettarmi. Lì furono fondamentali i miei amici che mi proposero di fondare un gruppo-tribute band, da lì iniziammo a girare per locali con lo scopo di esibirci, tante volte anche gratis. Poi ecco l’incontro con un’etichetta che ci propose la partecipazione al concorso del Festival Show, abbiamo partecipato alle selezioni regionali per poi essere scelti tra i dodici che avrebbero aperto le date in Veneto dello show, con il mitico televoto arrivammo anche ad aprire il live finale all’Arena di Verona.

Avresti il desiderio di riprovare con i talent show o ritieni che sia una strada che per certi versi si sia conclusa con Amici?

Io credo molto nella gavetta, tuttavia oggi come oggi un talent show è una vetrina importantissima per chi vuole fare questo mestiere. Ad oggi il mio desiderio è unicamente quello di crescere sempre di più e se possibile pubblicare i miei inediti, è quello il mio desiderio più profondo.

Hai altri progetti relativi al tuo percorso musicale? Ad esempio, è in previsione la pubblicazione dell’inedito con il quale sei entrato ad Amici, ”Dimmi dove sei”?

Il mio unico progetto è far produrre i miei inediti, purtroppo ad oggi siamo tutti in una situazione abbastanza precaria, tutti chiusi in casa, poi anche il vivere nel mio Salento, che amo e che è così straordinario, non facilita la carriera ad un cantante. Voglio fruttare questo periodo per lavorare sulla mia musica, sto producendo dei brani tutti miei, rimanendo fedele al mio stile come quello presentato alle selezioni di Amici 20Dimmi dove sei”, che mi rappresenta come stile, e cercare sempre di migliorare.