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Ormai, dal 26 febbraio il nuovo album “I Ragazzi annegati”

26 Febbraio 2021
Da venerdì 26 febbraio è disponibile il repack di I Ragazzi annegati (Canova Rec/Polydor/Universal Music Italia), l’ultimo album di Ormai, disponibile in streaming e digitale.
“I Ragazzi annegati” è un album da pioggia fuori – commenta l’artista – Vuole parlare di tutti quei brevi momenti di bellezza che attraversano il disagio, il delirio adolescenziale e la perdita. È una barca di fogli di giornale in una vasca: un viaggio breve, ma ci si riesce a perdere ugualmente.
Il processo di ricovero dalla depressione, i danni della mascolinità tossica, un universo in evoluzione che si scopre pieno di ombre costituiscono il punto di partenza di Ormai, anche se, come lui stesso afferma:
Sono tutte cose che rimangono sul fondo, solo se qualcuno le cerca. Sulla superficie c’è solo la ricerca di qualcosa di bello, di un luogo che non esiste, ma in cui vorrei portare chi ascolta.
In piena continuità con la prima parte del progetto, l’album I ragazzi del molo, di cui I ragazzi annegati è il seguito, Ormai ha realizzato le grafiche del nuovo album proprio ispirandosi al brano “Polvere e sole” contenuto in quello:
Una ragazza nella vasca, l’acqua è rossa come chi si è fatto male. La ragazza si perde nel fumo ed è un piccolo universo, un luogo chiuso che può contenere tutto. Come un paio d’occhi – o perché no, un album.
L’album è stato anticipato da Sulle Punte brano, prodotto da Ormai e Pietro Fichtner, che gioca con l’abbinamento tra chitarre ambient e dream pop – accompagnate da un canto rotto, etereo – e le sonorità elettroniche, ascoltabili alla fine del brano.
Sulle punte’ è un brano su più strati – commenta Ormai – da una parte è uno spaccato di una relazione tra due adolescenti e dall’altro una storia di tossicodipendenza. Rappresenta la costante sensazione di perdita e di mancanza di controllo: ‘Stavo innaffiando i fiori ma fuori pioveva già”
Il processo di ricovero dalla depressione, i danni della mascolinità tossica, un universo in evoluzione che si scopre pieno di ombre costituiscono il punto di partenza di Ormai, anche se, come lui stesso afferma:
Sono tutte cose che rimangono sul fondo, solo se qualcuno le cerca. Sulla superficie c’è solo la ricerca di qualcosa di bello, di un luogo che non esiste, ma in cui vorrei portare chi ascolta.