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Ghemon, il track by track del nuovo album “E vissero feriti e contenti”

26 Febbraio 2021
Esce venerdì 19 marzo E vissero feriti e contenti, il nuovo progetto discografico di Ghemon.

Intro – Vissero Feriti e Contenti
G. L. Picariello
È un testo autografo di Ghemon che apre l’album, il riassunto di una storia alle sue battute finali, il lieto fine del racconto che è la vita stessa del cantante, narrata come una fiaba. Nonostante la confusione interiore e i cambiamenti che avvengono lungo il percorso della vita, a un certo punto
si giunge a far pace con il mondo esterno e si capisce che tutte le persone che si sono amate, ma anche odiate, hanno contribuito a formare la persona per quello che è oggi.
Piccoli Brividi
G. L. Picariello, Claudio La Rocca, Fabio Brignone, Giuseppe Seccia
È uno dei primi brani dell’album ad essere stato scritto, è una piccola opera in cui coesistono diverse atmosfere: dopo l’incipit, si ha una svolta tipica dell’opera teatrale, un ritornello molto forte che si acquieta per un momento nella seconda strofa, per poi recuperare ritmo nella cadenza rap, seguita da un bridge quasi sognante. Diversi territori musicali si affiancano in un’unica canzone, così come sarebbero all’interno di un’opera, con capovolgimenti di fronte importanti. È uno dei pezzi che più rappresenta questo disco, perché, nonostante la melodia e le parole siano unicamente di Ghemon, è stato composto a più mani e nella canzone stessa si sente lo spirito di gruppo creatosi nel processo.
Tanto Per Non Cambiare
G.L. Picariello, Simone Privitera, Giuseppe Seccia
È una canzone che parla di quanto la coerenza che si cerca di avere con se stessi in fondo rischi di ancorare al posto in cui si è in quel momento, senza possibilità di evoluzione. Lo stesso cantante ha vissuto questa sensazione nella sua carriera musicale: alcuni fan vorrebbero che un artista fosse sempre uguale a sé, ma il cambiamento, in realtà, è il motore stesso della vita.
Nel Mio Elemento
G.L. Picariello, S. Privitera
È stato il primo brano ad essere stato scritto dopo il lockdown, è nato di getto, soprattutto per quanto riguarda la parte ritmica e musicale, che rispecchia perfettamente la nuova anima artistica di Ghemon. È una canzone innovativa, dal punto di vista testuale si commenta da sola: la cosa più importante, nella vita, è stare bene con se stessi e con la persona che si ama.
La Tigre
G.L. Picariello, Nicolas Madonia
Questa canzone rispecchia uno dei territori musicali che Ghemon sta esplorando, muovendosi intorno al genere soulful house, che dà un forte senso internazionale alla traccia. È un racconto di vita, con gelosie immotivate, elementi di quotidianità declinati in una maniera differente rispetto alla classica canzone nostrana. È uno dei pezzi più emblematici dell’album, un tentativo di dare a un brano italiano una ritmica e una musicalità nuove, diverse.
Difficile
G.L. Picariello, S. Privitera, F. Brignone, G. Seccia
Genere “parente” del soul e del rap è il reggae, uno degli stili da sempre apprezzati e ascoltati da Ghemon, che da tempo desiderava poterlo utilizzare e modellare nella propria musica, senza stereotiparlo. È un incrocio tra tutte le influenze dell’artista, un “sogno” professionale che si è realizzato.
Non Posso Salvarti
G.L Picariello, Simone Privitera, Giuseppe Seccia
Brano retro-soul con sfumature swing, è una delle anime espressive che più appartengono a Ghemon. Ospite d’onore è Rocco Tanica alle tastiere.
Lucido (Interlude)
G.L. Picariello, G. Seccia
È la coda del brano precedente, infatti si conclude con la ripetizione del ritornello di “Non posso salvarti”. L’artista voleva creare dei mondi in cui le scene cambiano, come nella saga “Piccoli Brividi”, con scenari inaspettati e improvvisi.
Momento Perfetto
G.L. Picariello, S. Privitera, Daniele Raciti, G.Seccia
È la canzone in gara al 71° Festival di Sanremo, un brano energico, carico, che mescola rap, gospel e soul. La sua creazione è stata uno sforzo di gruppo: lo stesso Ghemon ha partecipato alla produzione, le parti della chitarra sono state registrate da un ragazzo che abita a Catania, i cori sono stati cantati da tutti i partecipanti alla realizzazione del singolo, i fiati sono stati curati, arrangiati e suonati negli Stati Uniti dal trombettista, vincitore di 11 Grammy, Philip Lassiter. Ciò che viene raccontato nel testo è esattamente quello che il cantante provava in quel momento, la sua storia, comunicata con il sorriso, una protesta affrontata con positività.
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Infinito
G.L. Picariello, S. Privitera, G. Seccia
È una canzone che rientra nella produzione dell’artista più affine alla musica house. Il testo è esplicito, un gioco di provocazioni tra l’artista e la sua amata, si discute dei gusti personali di ciascuno, non sempre condivisi dall’altro. È un pezzo dichiaratamente ironico, una fotografia delle
ilari discussioni di coppia.
Puoi Fidarti Di Me
G.L. Picariello, Luca D’Angelo, Matteo Soru
Un’esplorazione musicale a 360 gradi. È un brano leggero, scanzonato, pur fermandosi su alcune riflessioni che tutti fanno una volta diventati adulti (“diventiamo uguali ai nostri genitori nelle cose in cui non volevamo somigliargli”). Non si può andare contro il tempo, si invecchia anagraficamente, ma l’importante è rimanere freschi, senza per forza atteggiarsi da perenni ragazzini.
Illusione Ottica (Interlude) e Trompe l’oeil
G. L. Picariello, S. Privitera, G.Seccia
La curiosità di questo brano è la presenza, nello skit iniziale, di Ema Stokholma, amica di Ghemon. È un brano che gioca sui francesismi e affonda le sue radici nella parte del cantante più legata all’hip hop e r&b, nato da due accordi di chitarra che formano il ritornello. È una delle canzoni del disco a cui l’artista è maggiormente legato e che più si è divertito a scrivere
Sparire
G.L. Picariello, C. La Rocca, F. Brignone, Stefano De Vivo
L’unico pezzo fortemente malinconico, “dannatamente autobiografico e reale”, in cui l’artista non ha avuto paura di inserire quello che stava pensando di se stesso, sebbene molto duro e crudo, nel momento in cui l’ha scritto. Solamente nel momento in cui si diventa adulti si riesce davvero a
essere onesti con sè e davanti agli altri: in un mondo in cui l’apparenza è la cosa che conta di più, ci sono giorni in cui si vorrebbe solo essere invisibili.
Outro
G. L. Picariello
È giunto il momento di lasciare andare la sensazione di tristezza, le cose negative che hanno fatto parte del passato. Ora è tempo di aprirsi alla vita.