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NOVE, Vizi e virtù – Conversazione con Francesco

20 Gennaio 2021
NOVE presenta in esclusiva Papa Francesco in un viaggio alla scoperta di vizi e virtù, luci ed ombre dell’esistenza umana. La serie Vizi e Virtù – Conversazione con Francesco è un’inedita riflessione del Santo Padre con don Marco Pozza, cappellano del carcere Due Palazzi di Padova, su temi fondanti della dottrina cattolica che riguardano il senso dell’esistenza di ciascuno di noi.
La serie evento verrà proposta prossimamente sul Nove in 3 prime serate e si snoda attraverso 7 episodi dedicati al confronto tra vizi e virtù, come li ha interpretati e affrescati il genio creativo di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova. È proprio il delicato rapporto che intercorre tra i 7 vizi (Ira, Disperazione, Incostanza, Gelosia, Infedeltà, Ingiustizia, Stoltezza) e le 7 virtù (Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza, Fede, Speranza e Carità) il motivo conduttore dell’intimo dialogo tra Papa Bergoglio e don Pozza.
Siamo caduti nella cultura dell’aggettivo, ci siamo dimenticati dei sostantivi – afferma il Papa – Non ci dimentichiamo che sei una persona, tu sei un uomo, sei una donna. È più importante essere uomo o donna che non avere questi vizi e virtù. Dio non ama l’aggettivazione della persona, ama la persona, come è.
Vizi e Virtù diventerà, inoltre, uno speciale per la piattaforma discovery+ destinato anche al mercato internazionale. Con un tono fresco e spontaneo, il confronto tra il Santo Padre e don Marco è il punto di partenza di ogni puntata, che lascia poi spazio a storie di persone dall’esistenza in bilico tra vizi e virtù. Un vero e proprio percorso di riflessione, all’interno del quale ogni spettatore riscoprirà qualcosa che lo riguarda da vicino. Il lavoro, condiviso con Papa Francesco, è realizzato da Officina della Comunicazione per Discovery Italia e vede una forte impronta autorale di don Marco Pozza che conduce la conversazione e “viaggia” nel mondo alla ricerca di storie.
Commenta don Marco Pozza: Questo progetto è la naturale prosecuzione di un percorso editoriale iniziato nel 2017 assieme a Papa Francesco. Dopo “Padre Nostro”, “Ave Maria” e “Io Credo” (regia di Andrea Salvadore), con “Vizi e Virtù” abbiamo scelto di alzare l’asticella, andando a perlustrare una platea di telespettatori forse poco avvezzi a queste tematiche. Ringrazio Officina della Comunicazione e NOVE per questa splendida avventura: non è l’umanità che sta dentro la Chiesa ma è la Chiesa ad abitare dentro l’umanità. Ragione per cui le domande del mondo e l’umanità che si racconta, nel suo inevitabile intreccio di vizi e virtù, è la scintilla che abita questo nostro racconto. Un lavoro immaginato, pensato e cresciuto con Papa Francesco, del quale vorrebbe essere compagno e compagnia.
Per Officina della Comunicazione si tratta di un: progetto che costituisce una nuova occasione di collaborazione con il canale NOVE del gruppo Discovery. Dopo la serie “I grandi Papi” e dopo il documentario “Tutto il mondo fuori”, nel quale è nata la collaborazione con don Marco Pozza, abbiamo affrontato questa nuova avventura produttiva che ci auguriamo possa rivolgersi ad un pubblico ampio ed eterogeneo.
Laura Carafoli, SVP Chief Content Officer Discovery si dice: Onorata di ospitare sul Nove il Santo Padre, grazie ad un’opera importante che abbiamo voluto proporre con un taglio intimista e un linguaggio innovativo. Rinnoviamo la collaborazione con Officina della Comunicazione e don Marco Pozza, con un nuovo tipo di racconto religioso in tv che attraverso la voce del suo massimo protagonista, qui parte attiva e non mediata, entra nelle case degli italiani con un tono colloquiale del tutto inedito, rendendo accessibili al grande pubblico messaggi fondamentali per ognuno di noi”.
Vizi e Virtù – Conversazione con Francesco (2×80’ e 1×120’) è un progetto costruito assieme a Papa Francesco, realizzato da Officina della Comunicazione per Discovery Italia, per la regia di Dario Edoardo Viganò con una forte impronta autorale di Don Marco Pozza che conduce la conversazione e “viaggia” nel mondo alla ricerca di storie.
Le serate “Vizi e Virtù”
SABATO 20 MARZO ALLE 21:25
Episodio 1. Famiglia Vullo – Fede e Infedeltà
In Sicilia, a Gela, vive la famiglia di Domenico Vullo, ex boss mafioso della Cosa Nostra gelese, al quale è stato revocato il carcere duro. Nel 2010 era rimasto coinvolto nella progettazione dell’attentato contro Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela, e contro Giovanbattista Tona, ex gip del Tribunale di Caltanissetta. Oggi Domenico è detenuto in carcere a Padova e lavora nella pasticceria “Giotto”. La storia è quella della sua famiglia e di una ricerca di riscatto: tre figli e una donna che è sempre rimasta fedele al marito, nonostante l’infedeltà giudiziaria che l’ha portata a crescere i figli da sola, in un paese povero e dagli orizzonti ristretti.
Episodio 2. Sirio Persichetti – Speranza e Disperazione
A Roma abbiamo incontrato Sirio Persichetti, un bambino di sette anni con una storia difficile. Nato prematuro e dopo cinquanta giorni “morto in culla”. Sirio è stato colpito da un arresto cardiaco ma, contro ogni previsione medica, non è rimasto in stato vegetativo. Pur affetto da tetraparesi spastica, Sirio è un bambino impetuoso, travolgente, curioso. Gioca con il fratello Nilo e dimostra che la disabilità ha anche un volto ironico. Sirio è determinato come i suoi genitori che non si sono mai lasciati sopraffare dalla disperazione e hanno continuato a lavorare affinché la loro speranza fosse concreta.
SABATO 27 MARZO ALLE 21:25
Episodio 3. Valentino Valente – Ira e Temperanza
A Roma abbiamo incontrato Valentino Valente, un ragazzo finito in carcere a causa delle modalità scorrette e sproporzionate usate per esprimere una rabbia disfunzionale, resa aggressiva ed efficace dall’esercizio di un’arte marziale, il Muay Thai. Una storia di cambiamento, tra il carcere minorile di Casal del Marmo e la comunità “Borgo Amigò”, tra lavoro e rieducazione.
Episodio 4. Mamme del latte, Federica Sigon e Jessica Gallerani – Carità e Gelosia
A Bologna la storia di due mamme speciali, legate all’Associazione “Cucciolo”. Una, Jessica Gallerani, di Bologna, ha avuto due belle gravidanze, vissute in condizioni di serenità. L’altra, Federica Sigon, di Imola, ha avuto due gemelline premature. Dopo le prime ecografie, è stata segnalata una discordanza di peso superiore al 25%, che ha portato a una serie di problematiche. Ma queste due madri sono legate da una “storia di latte”: le mamme che ne hanno abbastanza decidono di donarlo a coloro che non possono allattare e che hanno bambini per cui il latte materno è fondamentale: un segno di carità che rivela storie di maternità e paternità.
DOMENICA 4 APRILE ALLE 21:25
Episodio 5. Tiberio Patrizi – Stoltezza e Prudenza
A Frosinone abbiamo incontrato Tiberio Patrizi, uomo mite e sensibile, padre di famiglia, malato di ludopatia. Un brutto male che ha travolto la sua vita e la sua volontà, rischiando di condurre lui e i suoi cari alla rovina. La moglie e le due figlie lo hanno aiutato a uscire dal tunnel del gioco e hanno fondato “No Game”, un’associazione che aiuta le persone affette da ludopatia. Secondo Tiberio non è possibile guarire dalla ludopatia, ma la si può senz’altro curare. Da qui il suo impegno ad aiutare le persone, evitando le tragiche conseguenze alle quali questa dipendenza può condurre. Una famiglia che ha ritrovato un equilibrio grazie al calore degli affetti e alla determinazione di vincere la dipendenza.
Episodio 6. Omar Di Felice – Fortezza e Incostanza
A Santa Marinella (Roma) abbiamo incontrato Omar di Felice, ex ciclista professionista e oggi campione di Ultracycling. Ha scelto di vivere la sua passione con uno spirito diverso e, grazie alla sua determinazione, ha iniziato a girare il mondo. Un personaggio che insegna come, dall’incostanza, possa nascere la fortezza e la capacità di inseguire e perseguire obiettivi. In una gara costante con se stessi, dove la cosa principale non è vincere ma saper imparare dalle sconfitte.
Episodio 7. Piero Nava (e Paolo Valsecchi) – Giustizia e Ingiustizia
Abbiamo incontrato Piero Nava, il primo super testimone di giustizia d’Italia. Il 21 settembre 1990 Piero, agente di commercio, stava guidando sulla provinciale di Agrigento quando si è trovato ad assistere all’omicidio del giudice Livatino. La morte del “giudice ragazzino” ha cambiato la sua vita. Perché? Nava non è rimasto in silenzio, ha sentito immediatamente il dovere di denunciare il fatto alle autorità. E, per un atto di giustizia, è diventato vittima dell’ingiustizia: ha dovuto abbandonare la sua casa, i famigliari, gli amici, i colleghi. Ha dovuto cancellare la sua identità e assumerne un’altra, tante altre, nascondendosi insieme a moglie e figli, come fosse stato lui il delinquente. Oggi ha cambiato nome ma resta sempre lui – Piero Nava – felice quando può firmare usando il suo nome. Sorride, nonostante una vita di fatiche, e dice che non avrebbe potuto comportarsi diversamente per riuscire a guardarsi allo specchio ogni mattina e riconoscersi. Il suo messaggio, specialmente ai giovani, è quello di uscire dall’indifferenza.