Home » Musica Italiana » New Generation »
Glomarì, dal 20 novembre il nuovo album “A debita vicinanza”

20 Novembre 2020
A debita vicinanza è il titolo del primo album in studio della fidentina Glomarì, che continua un percorso già avviato con quattro singoli e un EP.
Scritto e prodotto dalla stessa Glomarì, con la collaborazione di Stefano La Via e del compositore e artista Massimo Moretti, l’album è disponibile dal 20 novembre sugli store digitali edito da Metatron e dal 27 novembre in formato fisico acquistabile sul sito di Artist First. Le canzoni di cui si compone sono state registrate, mixate e masterizzate da Nicola “Kurz” Carenzi (presso BeatBazar studio, Cremona). A debita vicinanza è un album intimo e delicato, un inno alla fragilità nel momento in cui diventa necessità e punto di forza. Il titolo, che sembra cucito su misura sul periodo attuale, risale in realtà a tre anni fa ed è ispirato al quadro L’adieu di Massimo Moretti. Nel quadro due spiriti sono sul punto di toccarsi ma questa vicinanza estrema non sfocia in un contatto vero e proprio. Questa tensione dell’irrisolto dilata ogni cosa, rendendo impossibile la distinzione tra categorie di lontananza e vicinanza. La coincidenza degli opposti è un po’ il “fil rouge” dell’album, dove gioia e tristezza coesiston oe diventano un tutt’uno. E così, seguendo l’ordine della tracklist, ci si crogiola nell’indeterminatezza di un settembre che non è né estate né inverno, ci si punge con le spine di quel fiore chiamato insonnia, si finisce col credere alle proprie “bugie in borghese”, ci si lascia incantare dall’eleganza autentica di ciò che accade per errore proprio come i panni stesi ad asciugare al sole o si resiste al sonno per imparare a dormire. Cinque su dieci delle tracce dell’album sono accompagnate da video di cui l’autrice ha curato la regia, tre delle quali fanno parte della trilogia il Inaccadimenti, che nell’aprile 2019 ha ottenuto un riconoscimento importante alla Biennale d’Arte di Venezia, dando conferma del fatto che la musica, per Glomarì, è qualcosa di inscindibile dall’immaginario visivo. Anche Tramontofili, la decima e ultima traccia dell’album, sarà accompagnata da un videoclip che diventa documentario e ritratto di un luogo e un momento preciso in cui la canzone è stata concepita e al quale è dedicata.