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Cara, track by track del nuovo EP “99”

5 Novembre 2020
Dopo essersi affermata come una delle artiste più promettenti e talentuose della sua generazione, Cara pubblica venerdì 06 novembre il suo primo ep ufficiale 99 (Polydor).

Tevere
Tevere è un racconto. Dentro c’è la delusione per aver buttato via una cosa bella, mescolata alla consapevolezza che, in fondo, la colpa sia dell’essere giovani. Tevere sono i vent’anni, le serate che non sopporti e le storie che nascono e non capisci perché finiscano. Tevere è questo, il momento in cui ti rendi conto che non puoi capire tutto.
Le feste di Pablo con Fedez
Le feste di Pablo è l’istante, è la sensazione di euforia dentro all’istante, quello più importante di tutti, quello che ci rende partecipi della nostra umanità, che ci fa perdere e ritrovare sempre tutto in contemporanea. Le feste di Pablo è il limite, l’eccesso, il punto di partenza e il punto di arrivo, e che ci entriate in punta di piedi o con un solo salto poco importa, una volta dentro, quello che è essenziale è farsi travolgere completamente, così da poter vedere i fuochi d’artificio anche in un semplice lunedì mattina.
99
99 sono io. 99 è la mia generazione: quella dei vetri spaccati degli IPhone e delle mani fredde in tasca. Quella dei così tanti stimoli che dobbiamo quasi difenderci. Quella che ha voglia di farsi sentire. 99 è il mio “volerci essere”.
Lentamente
Lentamente è essere così in ritardo da anticipare tutti. Così in anticipo da arrivare quando gli altri vanno. Libera di perdere tempo, di prendere il tempo che serve. Scegliere di stare ai propri passi e di seguire il proprio istinto. Lentamente scandisce il mio ritmo.
Scemo
Scemo è una dedica. Amen se non mi porti a guardare le stelle con te, posso benissimo andarci da sola.
Mi serve feat. Samuel Storm
Siamo nativi tecnologici. Siamo nati tra smartphone, tablet e schermi al plasma, ma abbiamo scoperto le istruzioni d’uso senza che nessuno ce le insegnasse. Abbiamo fatto i puzzle sui cellulari dei nostri papà e abbiamo pronunciato le prime parole davanti a uno smartphone per farci sentire dalle nostre nonne. Un parco giochi dentro la testa, ci (mi) serve.