Bring me the Horizon, la recensione del nuovo album “Post Human: Survival Horror”

Bring me the Horizon, la recensione del nuovo album “Post Human: Survival Horror”

30 Ottobre 2020

Venerdì 30 ottobre, è uscito Post Human: Survival Horror (RCA Records/Sony Music), il nuovo attesissimo EP dei Bring me the Horizon.

Considerata una delle band di maggior successo del Regno Unito con quattro milioni di copie vendute in tutto il mondo, sold-out in oltre 40 paesi, svariate prime posizioni nelle charts UK e reduci dalla loro prima nomination ai BRIT Awards per la categoria Best Group, i Bring me the Horizon, a distanza di quasi due anni dalla pubblicazione del loro sesto e ultimo album Amo, pubblicano il 30 ottobre il loro nuovo progetto discografico, intitolato Post Human: Survival Horror, un EP realizzato durante il periodo del lockdown.

Per la realizzazione dell’album i Bring me the Horizon si sono avvalsi della collaborazione con alcuni artisti inglesi, come in Obey realizzato con Yungblud, ricevendo riscontri decisamente positivi dalla critica inglese, ma anche dal pubblico, tanto da collezionare oltre 115milioni di stream. Tra le altre collaborazioni c’è anche quella con Babymetal, con le Nova Twins e Amy Lee degli Evanescence.

Nove tracce, nel quale è chiaro e palese che la band abbia le idee ben ferme sulle proprie convinzioni, coerente con il passato, potente, carica di energia ma allo stesso tempo precisa e tagliente come una spada, anche in questa occasione. Questo Post Human: Survival Horror non può assolutamente lasciare indifferente, pur non distanziandosi particolarmente dal precedente album è evidente che i Bring me the Horizon siano sempre alla ricerca di nuovi stimoli, non si può non notare una passione per la musica tale, da essere percepibile anche a chi non ama il genere o che per la prima volta ci si imbatte, tanto da riuscire a raggiungere trentadue minuti di musica e grinta allo stato puro.