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Lilo, il track by track del nuovo album “Diverso”

28 Settembre 2020
Mercoledì 30 settembre uscirà il nuovo EP di inediti di Lilo, intitolato Diverso.
I DAVANZALI DI QUESTA CITTÀ
I Davanzali Di Questa Città l’ho immaginata come un grande “NOI”. È tutta al plurale. Ci si siede sui davanzali delle finestre ad aspettare l’alba, che con sé porta il giorno che arriva. Il sole che sorge segna il confine tra il mondo del possibile, quello notturno, e il mondo del reale e delle incombenze quotidiane, quello diurno. Siamo una generazione che ha imparato a distinguere le cose tra la nebbia, che si è abituata alle occasioni più uniche che rare e che teme di non essere mai forte per affrontare tutto quanto. Il finale l’ho voluto scrivere come se fosse un incoraggiamento a tutti quelli come me, alla mia generazione, che guardandosi indietro scoprirà che mentre fingeva di essere forte in realtà lo era già.
TI SENTO COMUNQUE
Ti sento comunque è l’assenza che si fa presenza ingombrante. Da una parte è l’andare via, per scelta, e farsi trovare solo per riscoprire la bellezza di chiamare qualcuno per nome. Per riconoscere. Per conoscere di nuovo. Per dire “io so chi sei, so il tuo nome a memoria, e conosco anche le tue difficoltà. Ti percepisco comunque, anche quando non ci sei”. Io credo che sia piuttosto facile pensare al nome di una persona che quando non c’è si fa sentire, per il vuoto che lascia, per i piccoli indizi che dissemina ovunque. In questa canzone ho pensato di descrivere come, a prescindere da chi decida che «qui non si può stare», la verità è che non ci si lascia mai del tutto.
NOTTURNO 01
Sei a letto, sotto un lenzuolo che pesa come il velluto. Le emozioni che hai provato durante la giornata di piombano addosso tutte insieme. Ti ritrovi a pensare che se non ti muovi ti lasceranno in pace, e invece non se ne vanno. Sono talmente totalizzanti che vorresti non sentire più niente, vorresti solo percepire silenzio e quiete. Questa è la situazione che ha ispirato Notturno 01, per me è il brano della notte per eccellenza. La notte che, dopo qualche ora, si fa timidamente alba, quanto ti arriva addosso una luce storta che rende tutto grottesco. Quando però tutto si rischiara per davvero ecco che riesci a percepire un rumore di fondo, che nel suo esistere ti dice che la pietra sul cuore che avevi nella notte è andata via e allora puoi ricominciare a sentire.
TEST NUCLEARE
Un test nucleare è una cosa serissima, a cui si arriva preparati. Si studiano tutte le variabili, ci si interroga, ci si confronta. E poi si prova. Se va male ci sarà un’esplosione che ci renderà brillanti come il sole.
Test Nucleare parla della vita; dei tentativi costanti, di come ognuno si impegni per arrivarci il più preparato possibile. Solo che se va male non si esplode, ma si ricomincia.
Test Nucleare è un appunto che ho voluto scrivere per me stessa, per ricordare sempre che l’ansia è una scusa e la fortuna non esiste.
DIVERSO
Diverso descrive il momento in cui capisci che stai superando un periodo difficile. C’è la consapevolezza di non aver più bisogno di chiedere agli altri le risposte che sai già perfettamente. C’è l’energia che si sprigiona nel saper dire dei no e saper mettere da parte quello che non serve più, o che forse non è mai servito ma che ci si portava sulle spalle come un peso, per camminare sulla propria strada. Il centro della canzone è lo special. Lì scrivo che credo che non manchi tanto anche se al polso ho un orologio rotto quindi non ne ho la certezza. Tuttavia lo so perché questa volta tutte le cose che ho eliminato, le persone tossiche che ho allontanato non mi mancano più.
LA PIOGGIA
Sono un po’ emozionata nel raccontare cosa dice questa canzone. Il motivo è che non l’ho scritta io. La Pioggia è un bellissimo brano di Brenneke (Edoardo Frasso) che ho avuto il piacere di sentire per la prima volta anni fa, quando era stato scritto da pochissimo tempo. Era una versione rudimentale, come un diamante grezzo. Me ne sono innamorata subito e, anni dopo, come tastierista di Brenneke, ho avuto il privilegio di suonarla sul palco con lui. Ho deciso, in chiusura al mio EP, di registrarne una mia versione per rendere omaggio a una canzone che io trovo di una delicatezza fuori dal normale e di una profondità devastante. Una canzone che ti ferisce in punta di piedi. Forse la verità è che non la so spiegare, la so soltanto percepire.