Marco di Noia, dal 4 giugno il videoclip di “Parigi 1911”

Marco di Noia, dal 4 giugno il videoclip di “Parigi 1911”

4 Giugno 2020

È online il video di Parigi 1911, il nuovo singolo del cantautore milanese Marco di Noia, terzo brano estratto da Leonardo da Vinci in Pop, il suo ultimo EP interamente dedicato alla vita e alle opere di Leonardo da Vinci.

Il brano e l’EP Leonardo Da Vinci In Pop sono disponibili sulle piattaforme streaming e in digital download. Il testo di Parigi 1911 è ispirato al furto della Gioconda dal Louvre, che avvenne realmente il 21 agosto 1911. Autore del reato fu il decoratore italiano Vincenzo Peruggia che decise di sottrarre il celebre ritratto dal Salon Carré del museo francese, per riportarlo in Italia e rivenderlo alla Galleria degli Uffizi. La “liaison d’amour” tra Vincenzo Peruggia e la Monna Lisa, romanzata da Marco Di Noia su musica di Stefano Cucchi, terminò dopo due anni, con l’arresto del ladro italiano che dichiarò di avere commesso il furto per ragioni patriottiche, convinto erroneamente che la Gioconda facesse parte delle razzie napoleoniche. Nel videoclip, interamente ideato e realizzato “home made” dal cantautore durante il lockdown, sono state inserite diverse citazioni e suggestioni artistiche e cinematografiche, tra cui le ballerine di Degas, i quadri e le immagini animate di Harry Potter, documenti storici dell’epoca e, naturalmente, le opere di Leonardo da Vinci. Nel video, oltre ai musicisti Adriano Sangineto (organo di carta e viola organista di Leonardo da Vinci), Richard Arduini (batteria e percussioni) e Stefano Cucchi (tastiere) che hanno suonato nel brano, compaiono, tra gli altri, anche il co-produttore e autore del mastering Alberto Cutolo (Massive Arts Studios), il liutaio Michele Sangineto, la musicista Caterina Sangineto e la figlia del cantautore, Diana di Noia.

L’ultima volta che mi sono recato al Louvre sono rimasto impressionato da quanto il reparto italiano fosse affollato di turisti rispetto alle altre aree. – spiega Marco di Noia – In un certo senso, seppur con un atto illecito, Vincenzo Peruggia diede voce alle sempiterne velleità patriottiche di molti italiani, che sognano di riportare nel Bel Paese il nostro vasto patrimonio artistico sparso per il mondo.