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Duffy “Sono stata rapita, tenuta prigioniera e violentata”

27 Febbraio 2020
Duffy, divenuta nota nel 2008 grazie alla canzone Mercy e con il suo album, Rockferry, che le ha permesso di vincere un Grammy come Miglior album pop, era completamente spartia dalle scene e aveva fatto perdere ogni traccia ai suoi fan.
Oggi Duffy è tornata, tramite la pubblicazione del suo primo post su Instagram, la cantante ha voluto rivelare ai fan il motivo di questo suo silenzio, un silenzio durato oltre dieci anni. Duffy ha così raccontato la tragica esperienza che si è trovata a vivere: è stata rapita, stuprata e imprigionata per svariati giorni, questo evento l’ha condotta a dover intraprendere un percorso di riabilitazione personale e psicologico.
Potete solo immaginare quante volte io abbia pensato di scrivere tutto questo – dice Duffy – Il modo in cui avrei dovuto scriverlo, come mi sarei sentita dopo. Ebbene, non sono totalmente sicura che questo sia il momento giusto e se davvero possa rappresentare una liberazione per me parlarne. Non riesco a spiegarlo. Molti di voi si sono chiesti cosa mi fosse successo, perché fossi sparita e dove fossi andata. Un giornalista – prosegue Duffy – mi ha contattato, è riuscito a trovare il modo per raggiungermi e io gli ho raccontato tutto la scorsa estate. Lui è stato gentile ed è stato così incredibile alla fine riuscire a parlarne. La verità è (e per favore credetemi, adesso sto bene e al sicuro) che sono stata narcotizzata, stuprata e tenuta prigioniera per alcuni giorni. (…) Ovviamente sono sopravvissuta ma per riprendermi ci è voluto del tempo. Non esiste un modo leggero per dirlo. Ma posso dirvi che nell’ultimo decennio, per centinaia e centinaia di giorni mi sono impegnata per ritrovare la luce nel mio cuore e adesso il sole splende di nuovo – ha sottolineato – Vi chiedete perché non ho scelto di utilizzare la mia voce per esprimere il mio dolore? È che non volevo mostrare al mondo la tristezza nei miei occhi. Mi sono chiesta: come posso cantare col cuore se è spezzato? E alla fine si è aggiustato. Nelle prossime settimane – ha concluso – posterò delle interviste. Se avete delle domande, mi piacerebbe rispondervi durante le interviste, se riesco. Provo un amore sacro e una sincera gratitudine per la vostra gentilezza in questi anni. Siete stati miei amici e voglio ringraziarvi per questo.