The Witcher, la recensione della prima stagione

The Witcher, la recensione della prima stagione

12 Gennaio 2020

E’ disponibile su Netflix Italia, dallo scorso 20 dicembre, la prima stagione dell’attesissima serie The Witcher, creata da Lauren Schmidt Hissrich.

Tratta dalla serie fantasy bestseller di Andrzej Sapkowski, The Witcher è una serie epica che vede come “apparente” protagonista Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri addestrato dall’infanzia ad essere un guerriero. Fin dalle prime scene della serie si nota, a causa dell’addestramento e delle mutazioni effettuate su di esso, la difficoltà del protagonista a trovare una collocazione in un mondo dove gli umani sono più meschini e malvagi dei mostri che caccia. Ambientata nel Continente, The Witcher è un excursus in 8 episodi in cui scopriremo l’emergere del lato umano di Geralt e di come il destino accompagni sempre questo personaggio, ma non solo.

La prima stagione infatti fa riferimento ai racconti della saga intitolati Il guardiano degli innocenti La spada del destino, che rappresentano una sorta di presentazione dei personaggi, di per se non svolge una trama ma sembra preparare il contesto per la seconda stagione, che a quanto pare sembrerà andare a sviluppare tutte quelle tematiche e quei rapporti del Witcher avviati nella prima serie, un po come accadeva per le serie degli anni novanta, che molto spesso venivano divise in due, creando il contesto nella prima parte e risolvere nella seconda. Ad affiancare Geralt troviamo anche altri due personaggi fondamentali nella serie, Yennifer e Ciri, rispettivamente una maga dotata di grande potere ma attanagliata dal suo passato difficile e la giovane principessa di Cintra con un pericoloso segreto. La serie si svolge in varie timeline, una per ognuno dei tre personaggi, quella di Geralt tal volta si va ad incrociare con quella di Yennifer nel corso delle puntante, mentre per incrociarsi anche con quella di Ciri dovremo aspettare l’ottavo episodio, in cui le tre timeline coincideranno.
Approfondendo troviamo tante similitudini con altre serie televisive degli scorsi anni, dal personaggio principale che ricorda molto l’attitude di Xena soprattutto negli episodi in cui è presente anche il compagno di viaggio\disturbatore Jaskier, il rapporto tra i due ricorda molto quello che avevano Xena e Olimpia in Xena – la principessa guerriera.

The witcher Recensione Netflix

La prima stagione si conclude con una domanda, che probabilmente avrà un risposta nella seconda stagione, prevista per la primavera del 2021, che trarrà ispirazione dal primo e dal secondo romanzo ufficiali della saga intitolati rispettivamente Il Sangue degli elfi Il tempo della guerra. Nei libri assistiamo ad un addestramento da parte di Geralt nei confronti di Ciri addestrandola a diventare una witcher.

Tiriamo un pò di somme ora, la serie è avvincente, non gli si può dire nulla in merito alla realizzazione sia della trama che dei personaggi, tutti e tre messi a fuoco molto bene anche se la giovane Ciri probabilmente godrà di maggiore simpatia da parte del pubblico nella prossima stagione. Yennifer è il personaggio meglio costruito, una costruzione dettagliata e potente che permette allo spettatore di innamorarsene dopo i primi tre minuti del secondo episodio. La forza di questa serie è appunto che, ogni episodio non è mai fine a se stesso e non è unicamente incentrato su Geralt, proprio questo crea l’attesa da parte dello spettatore di capire chi siano questi personaggi del quale si parla e in che modo andranno a collegarsi con il Witcher nel corso delle puntate.

The Witcher
Timeline degli episodi