INTERVISTA: Puertonico “Milano è il posto perfetto dove coltivare la propria passione”

18 Maggio 2019
E’ uscito lo scorso 26 aprile in tutti i digital store e radio Digital Boy prod Oriente, il nuovo singolo inedito di Puertonico pubblicato per Thaurus/Talenti Digital & Thaurus Publishing.
Puertonico è il nome d’arte del cantante e produttore romano Nicolò Capozza. Il suono attuale delle produzioni e l’originalità delle melodie sono le caratteristiche principali che definiscono Puertonico come un artista trasversale nel genere Hip Hop/Pop. Dopo aver pubblicato due singoli Amore Crudele, Tempo al Tempo e Svogliatamente sul canale Youtube del collettivo di cui fa parte, chiamato Talenti Digital, è entrato a far parte del roaster di Thaurus Music, nota realtà della scena Hip Hop/Rap italiana.
Intervista
1. Chi è Puertonico?
Puertonico è Nicolò. È il primo progetto solista che intraprendo dopo anni passati a scrivere, suonare e fare dischi con la mia vecchia band come frontman. E’ stata l’esperienza formativa più grande della mia vita fino ad ora. Puertonico nasce con l’intenzione di trovarmi sia come artista che come persona.
2. Perché la scelta di questo nome d’arte?
Il mio migliore amico era solito prendermi in giro dandomi vari soprannomi (fastidiosissimi aggiungo) che si segnava sempre nelle note dell’iphone. Il caso vuole che tra questi, non so per quale motivo, ci fosse Puertonico! La scelta poi è stata naturale.
3. Nel 2016 ti sei trasferito a Milano per dedicarti integralmente al tuo sogno, di poter fare della musica la tua professione. Oggi Milano è davvero la capitale italiana della musica?
Mi sento dire che lo è. Penso che Milano sia il posto perfetto dove coltivare la propria passione e la propria ambizione. D’altronde la discografia è qui e non è strano incontrare artisti che, da altre parti dello stivale, possono sembrare lontani. Personalmente è una città che mi motiva a fare sempre meglio e per ora mi ha accolto bene!
4. “Digital boy”, il tuo nuovo singolo, è un connubio tra hip-hop e suoni urban-pop, segue per certi versi il filone intrapreso nelle tue precedenti pubblicazioni, pur essendo molto più “dark” e meno “pop”. E’ una scelta stilistica che porterai avanti per le prossime pubblicazioni o hai voluto sperimentare?
Digital Boy è stato un esperimento molto divertente fatto insieme ad Oriente, che ha prodotto e scritto con me la canzone insieme all’aiuto di Danny il Campione. Mi è sembrato giusto condividerlo con tutti. Penso che in futuro ci saranno vari cambiamenti, cerco sempre di plasmare la mia musica in base alle necessità espressive del momento e del periodo che sto vivendo, per raccontarmi al 100% senza filtri e far suonare la musica forte e chiara.
5. Cosa hai in previsione per i prossimi mesi? Nuovi singoli?
Su questa domanda non mi sbilancio troppo, ma ci saranno belle novità questo è sicuro.
6. Da poco sei entrato a far parte della Thaurus Music, come è stato entrare a far parte di un roaster importante e riconosciuto come questo?
Poter lavorare con Thaurus per me è stato un grande orgoglio. Da quando è nata la nuova scuola ho sempre seguito con attenzione tutta la scena ed ho sempre pensato che sarebbe stata una gran figata lavorare con loro, ma mai avrei pensato che sarebbe successo. E’ stato un incentivo a credere ancora di più in quello che sto facendo. Sono molto contento.