Il secondo singolo e video del pianista rockesque Davide Locatelli, Numb, supera il milione di visualizzazioni in sole due settimane di lancio in totale assenza di annunci:
un successo naturale e spontaneo per il primo glam-rock pianist nella storia del genere.
Nato e cresciuto da pianista per vocazione, Davide Locatelli, classe’92, rappresenta una novità assoluta del pianismo mondiale. Un giusto connubio tra una tecnica eccellente e un approccio allo strumento, a tratti brutale, che però trasforma ogni performance in un duello tra l’essere umano e il pianoforte. Davide è anche stato a lungo unico consigliere di sé stesso e non ha mai avuto paura di presentare le sue riletture pianistiche di grandi evergreen del rock o i suoi inediti su qualsiasi palco lo potesse portare a crearsi un futuro nel mondo musicale, dal Blue Note di New York a Tu Si Que Vales, da Alvaro Soler ai Wind Music Awards, con quella spregiudicatezza trasversale nei mezzi che caratterizza gli artisti giovani. Gli impegni le attendono oggi sono, con un’importante emittente TV americana che lo ha invitato per la prossima stagione televisiva.
Definire Davide Locatelli un ottimo pianista non basta! Difatti è anche regista, produttore e attore dei propri video, nei quali affronta con ironia e perfetto senso del ‘drama’ situazioni immaginifiche, surreali, barocche, estremizzate oltre ogni buon senso, tra fiamme e profondità subacquee, mettendosi totalmente in gioco per rendere anche attraverso l’occhio, la potente musicalità aliena della sue riletture rockesque, in un’estetica in cui l’ironia non diminuisce la forza del coinvolgimento emotivo.
Davide si racconta così:
“Mi son diplomato a 19 anni al conservatorio di Mantova in pianoforte col Maestro Antonio Pulleghini. Ma il mio primo maestro in realtà è stato mio padre, anche lui diplomato al conservatorio col mio stesso maestro. Bisogna ammettere che la storia di mio padre è molto particolare: nasce come batterista e firma un paio di grandi successi della musica rock progressive italiana con la sua vecchia band, i Dalton. I 2 brani più importanti e ricordati sono stati Monia e Venus. Poi ha dovuto rinunciare al sogno ed accettare una vita diversa, dove la musica rimaneva solo come hobby nel poco tempo libero. Forse per questo con me è stato molto rigido e fin da piccolo mi ha abituato a sessioni di studio a sfinimento: prima di andare alla scuola elementare, dalle 6.30 alle 8.25 mi faceva studiare teoria e solfeggio – ho dato l’esame a 9 anni – e il pomeriggio iniziavo a suonare alle 16, dopo i compiti di scuola, a volte anche fino a mezzanotte.
Difficile infanzia… mentre i miei amici alle medie e superiori uscivano il sabato sera, io lo passavo sullo strumento sempre con mio padre affianco.
A 12 anni ho vinto un concorso nazionale per pianisti con votazione 100/100 suonando il Carnevale di Vienna di Schumann, l’anno dopo mi riconfermarono la lode e iniziai a capire che forse quella era la mia via.
Dopo il diploma però inizia quella che potrei definire la mia ribellione artistica: dico a mio padre che non avrei più voluto suonare la musica classica perché avevo altri interessi musicali. Reazione durissima, vero dramma in famiglia. Inizia così un periodo di inferno durato quasi 3 anni dove non ci rivogliamo parola. Lui non poteva accettare questa scelta. Tre anni da separati in casa non son stati facili… finché nel 2015 arrivò l’occasione di Tu si Que vales a Canale 5 che fece capire a mio padre che (forse) avevo ragione io. Da quel momento è sempre il mio primo fan e quando ho bisogno d’aiuto è sempre il primo che mi difende a spada tratta.
Dopo l’esperienza a Tu si Que vales inizio a lavorar massicciamente sul web arrivando a pubblicare 3 video a settimana. I likes e I followers aumentavano e di conseguenza ho dovuto costruire un live che mi potesse consentir di lavorare. Poi arrivano gli album: il terzo album (La vie en…rock) nasce come progetto live per poi svilupparsi in disco fisico. E’ una raccolta di 15 pezzi che han fatto la storia della musica rock (Beatles, Led, PFM, Queen, Guns, Scorpions ecc ecc tutti presenti). Grazie a questo album son riuscito a far circa 130 date in giro per l’Italia, e qualcosa in Europa, nel giro di 2 anni e mezzo. Inoltre l’album è stato presente per molto tempo nella top 20 di iTunes oltre ad una vendita fisica durante i live che posso stimare, dalle forniture effettuate, di circa 8 mila copie. Solo a Udine quest’anno ne ho venduti più di 350!
Poi è arrivato l’incontro con Sony e ora vedremo… Dimenticavo: con mio padre a Bergamo ho una scuola di musica in cui insegno pianoforte preparando i ragazzi che vogliono entrare al Liceo Musicale e i privatisti che vogliono diplomarsi al Conservatorio”.