
26 Maggio 2018
Da venerdì 4 maggio sarà in radio e disponibile in digital download Non Ho Non So, il singolo d’esordio della giovane cantautrice Olivia, talento maturato al Cet di Mogol e già vincitrice di diversi premi come quello indetto dalla Zanichelli Editore Scrivi una canzone con Cheope e Giuseppe Anastasi, il premio La Compagnia di Donida al Premio Donida 2016 e la prima edizione del Premio Totò Savio.
Olivia, all’anagrafe Arianna Silveri, è una cantautrice pop della provincia di Viterbo. Nata a Civita Castellana il 12 luglio 1990, dopo circa 10 anni di studio della danza, nel 2010 inizia a dedicarsi al canto e al pianoforte e nell’arco di un anno inizia a scrivere canzoni. Nel 2012 vince una borsa di studio per il corso Interpreti presso il CET di MOGOL, studia con Carla Quadraccia (in arte Carlotta) e negli anni successivi si aggiudicherà altre due borse di studio grazie alle quali frequenterà il Corso Autori con Giuseppe Anastasi e il corso compositori con il Maestro Giuseppe Barbera. Inizia a perfezionarsi tecnicamente sotto la guida di Elsa Baldini e nel frattempo collabora come autrice con il M°Mauro Lusini, compositore di “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Partecipa a premi come il Premio Donida e Musica è, grazie al quale, nel 2014, con La verità va detta tutta d’un fiato, si aggiudica il premio Miglior brano inedito. Vincitrice del premio Scrivi una canzone con Cheope e Giuseppe Anastasi indetto dalla Zanichelli Editore. Ha partecipato alla finale del Premio Donida 2016 aggiudicandosi il premio La Compagnia di Donida e nello stesso anno, vince la prima edizione del Premio “Totò Savio” con il brano Come mi pare. A luglio 2017 firma il suo primo contratto discografico con la Fenix Entertainment e un contratto editoriale con la Giurograzie ai quali a maggio 2018 verrà pubblicato il suo primo singolo e videoclip della canzone Non ho non so.
Una voce dal timbro soul introdotta da un pianoforte che accompagna le note della melodia in maniera semplice e minimale. Il ritornello, pop e malinconico, si apre creando uno sfondo corale sull’energia della melodia che non fa fatica a farsi memorizzare.
«“Non ho non so” è uno sfogo in una relazione finita, nella quale non si fa altro che contare i difetti e le mancanze. – commenta Olivia – “Ma se non ti piace più stare con me esci e lasciami in pace e fai pace con te” è la frase che sintetizza il bisogno fondamentale di trovare il coraggio di lasciare qualcosa che ci fa stare male e iniziare a stare bene prima di tutto con sé stessi invece che provare a cambiarla inutilmente.»
La giovane cantautrice di Viterbo, attualmente è in gara per i seguenti premi: Premio Bindi, Premio Lunezia e Festival Show.
Intervista
Partiamo con una presentazione ai nostri lettori di te, parlaci del tuo percorso artistico e delle contaminazioni musicali avute.
Ciao a tutti, sono Olivia e quello che avrei fatto da grande l’ho deciso da grande.
Sono una cantautrice e ho iniziato a scrivere canzoni a 20 anni. Ho studiato danza per 10 anni, prima di allora cantavo per gioco con i miei nonni, i miei genitori e in qualche recita scolastica. Mi è sempre piaciuto leggere e scrivere ma la musica la ascoltavo e la ballavo e basta. Finiti gli esami di maturità, non so nemmeno io perché, ho lasciato la danza e ho iniziato a studiare canto, poi pianoforte e il Sax contralto e nel giro di un anno ho vinto la prima borsa di studio al CET di Mogol per il corso interpreti. Nelle pause, durante il corso, mi confrontavo con gli allievi del corso autori e del corso compositori, rubavo un po’ di nozioni fondamentali e mi mettevo a provare a scrivere canzoni. Il tempo di capire come si faceva ed ho iniziato a scrivere sul serio, così ho frequentato anche gli altri due corsi e ho deciso di fare la cantautrice. Ho fatto corsi, concorsi, concerti finché a luglio dell’anno scorso ho firmato il mio primo contratto discografico con la Fenix e a maggio di quest’anno è uscito il mio primo singolo.
Per quanto riguarda le mie contaminazioni musicali, sono una che si facontaminare da tutto. Ho sempre ascoltato molta musica di generi diversi, principalmente mi fidavo di quello che ascoltavano i miei genitori e i miei nonni: da Gino Paoli ai Rolling Stones a Vasco Rossi passando per Battisti, Beatles, Pino daniele e Dalla. Sono cresciuta con il mito di Mia Martini e Gabriella Ferri che ho amato da subito sia come artiste che come donne, nonostante le loro fragilità anzi, grazie alle loro fragilità. Il loro modo di cantare la vita e vivere le canzoni, di essere sempre a nudo sopra e sotto il palcoscenico, di non fingere e non interpretare nessun ruolo anche se questo voleva dire essere sotto bersaglio costante, mi ha sempre colpita e influenzata durante il mio percorso musicale e di vita.
Hai partecipato , e vinto, contest di grande prestigio tra gli emergenti come il Premio Donida o Scrivi una canzone con Cheope e GIuseppe Anastasi. Quale è stata la tua esperienza all’interno di questi concorsi, li ritieni per certi versi un’alternativa al Talent Show?
I concorsi sono sempre divertenti se presi con leggerezza. Ho viaggiato, ho conosciuto persone, sono nate collaborazioni musicali… questa è l’esperienza più bella che ti fanno fare i concorsi. Vincerli è molto bello, alcuni li ho vinti e la soddisfazione è grande ma poi bisogna sapersela giocare dopo quella vittoria.
Non credo siano un’alternativa ai talent anche se hanno dei punti in comune come il fatto che ci sia un vincitore. Credo però che siano un modo efficace per forgiarsi, confrontarsi e acquisire sicurezza. Sono un test per vedere che impatto hai sul pubblico e migliorare sempre.
Parlaci della realizzazione di “Non ho non so”, il singolo con il quale sei attualmente in rotazione radiofonica.
“Non ho non so” nasce dal finto inglese del mio collega compositore Alessio Nelli. Lui ha scritto la melodia qualche anno fa in questa lingua inventata che suona inglese ma in realtà non dice nulla di sensato e io ci ho scritto il testo sopra. Spesso le mie canzoni nascono così anche quando la musica la scrivo io, è un metodo efficace e divertente (ogni nota è una sillaba, per me è come fare i cruciverba) usato da Mogol e Battisti e dai più grandi della musica Italiana.
Non è stato facile scrivere il testo su “Non ho non so” perché è un brano pieno di parole tronche date dalla melodia, ma una volta capito il sentimento che usciva da quella musica l’ho tradotto e le parole sono uscite da sole.
Dopo una serie di ascolti, abbiamo deciso di farla uscire come primo singolo prodotta dalla Fenix, arrangiata dal mio amico e collega Roberto La Fauci e Steve Lyon che ne ha curato il mastering e il mixaggio e di girare il videoclip, ora su Youtube, con la regia di Manuel Lo.
Attualmente sei impegnata con contest di grandissimo prestigio come Premio Lunezia e Festival Show, cosa ti aspetti da queste esperienze che in passato hanno contribuito alla scoperta di artisti che attualmente stanno riscuotendo un notevole successo?
Non mi creo molte aspettative ma sono aperta a quello che arriva. Come in tutti i concorsi che ho fatto e dei quali ho parlato prima, l’unica cosa che mi aspetto è di conoscere, condividere e qualunque cosa succeda credere in me stessa e nella mia squadra.