Intervista a Luca Pacioni in cui ci presenta il suo nuovo album Complice

Intervista a Luca Pacioni in cui ci presenta il suo nuovo album Complice

18 Dicembre 2017

Abbiamo intervistato il cantautore Luca Pacioni, in occasione della pubblicazione del nuovo album Complice, un disco di inediti composto da undici brani intensi e molto rappresentativi.

Luca Pacioni nasce in provincia di Milano nel 1985. Inizia a suonare la chitarra a dodici anni. All’inizio era pura emulazione dei grandi della tv, poi la scoperta dell’esistenza di note e note, armonie e rumori, suoni e frastuoni, parole, significati e voci. I primi due pezzi sono nati a dodici anni su un quaderno. Crescendo, sono arrivate le cover band: ha cantato e suonato su ogni palco disponibile, che fosse un locale o una sagra di paese, guadagnando critiche, applausi ma soprattutto esperienza. Nel frattempo ha continuato a scrivere canzoni su quaderni e foglietti, scoprendo che in quelle parole poteva dare voce alle emozioni. Nelle note trovava spazio l’espressione degli stati d’animo difficili da sfogare nella vita di tutti i giorni. La passione delle domeniche in camera e in sala prove è diventata tutto ciò: canzoni che parlano di percorsi e incontri in cui ritrovarsi.

Anticipato dal singolo Sei tu, esce oggi, lunedì 20 novembre, Complice il primo disco di inediti del cantautore Luca Pacioni,composto da undici brani. L’album è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming.

«Per me l’uscita di “Complice – afferma l’artista – rappresenta molto, non è solo il mio primo album o la raccolta di tutte le canzoni scritte fino ad ora,“Complice” è ciò che sono io. Per la prima volta mi trovo a condividere sensazioni e sentimenti come mai fatto prima. Amore e complicità sono il filo conduttore di questo disco, esistono innumerevoli situazioni che possono influenzare il nostro stato d’animo, il nostro futuro e il senso più profondo dello stare insieme. Molto spesso siamo noi stessi complici di quello che ci circonda. Ho iniziato a scrivere canzoni fin dal primo momento in cui ho preso in mano una chitarra, all’età di dodici anni, e poi non ho mai smesso. A volte mi ritrovo a capire me stesso e quello che mi sta vicino solo dopo aver scritto una canzone».

Tracklist

Vento 

Sei tu

Crudelmente

E Cosí

Complice

Spazio

Nudità

Il Senso

Dimmi

Il Mondo Fuori

Resta

Intervista

Raccontaci chi è Luca…

Un ragazzo come tutti gli altri che ha trovato nella musica la possibilità di lasciarsi andare ed essere libero.

Parli della tua scrittura dicendo che, la stesura di una canzone ti aiuta a comprendere te stesso e quello che ti circonda, una specie di autoanalisi. Quanto è importante secondo te prendere consapevolezza delle nostre sensazioni ed emozioni in un periodo storico così superficiale e fatto di apparenze?

E’ fondamentale. Viviamo ormai in un mondo così frenetico e standardizzato da non concederci a volte il tempo e lo spazio per capire noi stessi e sentire ció che abbiamo effettivamente dentro. La musica in questo senso mi ha aiutato moltissimo.

Quali sono stati i tuoi artisti di riferimento, che ti hanno fatto avvicinare all’età di 12 anni alla scrittura e alla musica?

Ascoltavo davvero di tutto ed ogni artista riusciva a suo modo ad alimentare in me la voglia di scrivere e fare musica. All’età di 12 anni il mio primo punto di riferimento è stato Eros Ramazzotti poi piano piano il Rock americano ha preso sempre più spazio per arrivare poi ad un’influenza della musica a 360 gradi.