Intervista a Manuela Padoan, in radio con il secondo singolo estratto da Mille fiori, mille colori

Intervista a Manuela Padoan, in radio con il secondo singolo estratto da Mille fiori, mille colori

4 Giugno 2017

Forte dell’ottima risposta ottenuta sul web alla pubblicazione del brano Viola contro la violenza sulle donne, Manuela Padoan  presenta ora il secondo singolo Metamorfosi e farfalle contenuto nell’EP Mille fiori, mille colori accompagnato da un video girato da Mauro Giordani e pubblicato in anteprima sul sito de L’Espresso il 21 aprile.

Le farfalle nello stomaco che si dice una persona provi quando è innamorata, probabilmente derivano da una metamorfosi, prima della quale queste farfalle erano bozzoli. Il brano nasce proprio da un periodo in cui l’artista ascoltava spesso il brano Farfalle di Domenico Modugno e da questo pensiero, in qualche modo romantico e lieve, è nata Metamorfosi e farfalle che la cantautrice definisce “un inno alla vita”.

Biografia

La passione per il canto, per le parole e per la musica nascono in Manuela Padoan fin da bambina quando inizia a studiare pianoforte all’età di 6 anni e poi canto a 14.Studia tecnica lirica, improvvisazione jazz e canto moderno. Frequenta la scuola di musical, studiando canto, ballo e recitazione. Nell’estate del 2011 è finalista della 54esima edizione Festival di Castrocaro con la cover di Mina Vorrei che fosse amore. Nel 2012 si qualifica tra i dieci finalisti al ProVoice festival con il suo brano inedito Mille fiori…mille colori.

Con l’arrangiatore Edu Hebling, ha realizzato il suo primo ep, Mille fiori, mille colori, pubblicato a Luglio 2016. Nelle sue canzoni ricorrono temi come il rispetto di sé e la diversità. L’8 Marzo 2017 esce il video del Viola contro la violenza sulle donne, realizzato in collaborazione con un gruppo di ballerini e ballerine, per urlare un forte “no” attraverso, voce, musica, anima e corpo.

Manuela Padoan è anche Musicoterapeuta. Crede fortemente nelle potenzialità terapeutiche della musica, della voce e della scrittura autobiografica. Con il suo lavoro, sia di cantautrice sia di musicoterapeuta, s’impegna attivamente nella terapia, nell’educazione e nella cura dell’altro, dall’infanzia all’età adulta.

Intervista

Siamo un mondo fatto di diverse sfaccettature e nel tuo primo brano del tuo nuovo album lo elogi paragonandolo a Mille Fiori Mille Colori. Quale consiglio daresti, soprattutto oggi, per far capire che la differenza è una risorsa? 

Consiglierei di andare oltre e di non fermarsi alle apparenze. Spesso ciò e chi non si conosce fa paura e invece di scappare e girarsi dall’altra parte si potrebbe provare a chiedere, a scoprire, ad avvicinarsi, a confrontarsi e a condividere. Non sempre e non con tutti è possibile però forse quando sentiamo che si potrebbe fare direi di darci una possibilità. Conoscersi cuore a cuore e con il sorriso cambierebbe molte cose…

Racconti in un modo divertente l’Amore con la “A” maiuscola, ovvero quello che si idealizza e fa “impazzire”. E pertanto ti chiediamo: cos’è per te l’Amore?

Che Bella domanda…e me lo chiedi parlando della canzone che ho dedicato a mio padre. L’Amore per me è una cosa sola e tante allo stesso tempo. È l’amore per se stessi, per i figli, per i genitori, per una compagna o un compagno, per un amico, un’amica…l’Amore è potersi guardare negli occhi senza giudizio accogliendosi per ciò che ognuno di noi è. L’amore è avere le farfalle allo stomaco, le lacrime che solcano il viso, due mani che si supportano, due bocche che respirano vicine…l’Amore è la vita…è la gioia di vivere ogni giorno come un grande dono!

A differenza di altri brani sul tema della violenza sulle donne, con “Viola”, racconti con estrema empatia la storia di un abuso. Come hai creato questa brano?

L’ho creato prendendo una sensazione, un’emozione e urlandola fuori! Seduta davanti al pianoforte è arrivata lei a me e l’ho seguita. Da donna, forse, sono riuscita a vivere con più vicinanza e verità questo tema di forte dolore.

Chiudi l’album con un tema a te molto caro: l’evoluzione personale. La metamorfosi da bruco a farfalla. Cosa ha permesso e aiutato questo tuo cambiamento?  

Che meraviglia…è proprio così e avete colto a pieno il percorso di tutto l’ep!
L’evoluzione personale è ciò che ci mantiene vivi e che ci fa crescere. Ciò che ha permesso in me questo cambiamento è stato ascoltarmi e accogliermi per come sono, con le mie qualità e soprattutto con I miei limiti. Mi sono guardata allo specchio e solo dopo aver creduto in me stessa sono riuscita davvero a vedermi, oltre che a guardarmi. Mi sono riconosciuta e con ardente pazienza ho deciso di uscire dal bozzolo!