Vito Lo Re pubblica il suo disco d’esordio 35mm

Vito Lo Re pubblica il suo disco d’esordio 35mm

24 Maggio 2017

Esce il 26 maggio 35mm, il disco d’esordio del compositore e direttore d’orchestra Vito Lo Re. 23 brani, composti, orchestrati e diretti dal Maestro, che rappresentano la colonna sonora di una vita e descrivono, con vivide immagini, i momenti e le storie da cui sono stati ispirati. Nel disco è presente anche una versione del brano La Prigionia di Alisia che vede la partecipazione della straordinaria tromba di Nello Salza.

«Io ho sempre avuto una forte predisposizione a scrivere musica per commentare immagini, – racconta il Maestro Vito Lo Re – mi è sempre venuto naturale. Che cosa è quindi 35mm? Si potrebbe forse definirlo una library con diversi mood, ma perché trovare a tutti i costi una definizione? 35mm è il mio omaggio al cinema, la mia dichiarazione d’amore per la settima arte.

35mm, pubblicato dalla prestigiosa etichetta Stradivarius ed edito da Bollettino Edizioni Musicali, contiene 23 tracce che nascono dalla suggestione di un’immagine, di un’atmosfera che proviene dal mondo del cinema: può essere un grande kolossal come Brave Heart o Il Signore degli Anelli, una brillante commedia italiana come Notte prima degli esami, o una produzione indipendente come i brani scritti per il film Lacrime di San Lorenzo

Tutte però sono immagini che hanno colpito il Maestro tanto da spingerlo a comporre sulla scia di un’emozione, scrivendo una vera e propria colonna sonora della sua vita. Il suo intento, infatti, non è quello di sostituirsi al brano originale, ma è quello di provare a raccontare un suo stato d’animo attraverso le note, un’originale orchestrazione e un’impeccabile direzione d’orchestra!

Tracklist

Ships On The Ocean

La Riva Soleggiata

Fading Out

Allegro Con Brio

La Prigionia Di Alisia

Giocando In Giardino

In Giro Per la Città

Pizzicatissimo

Back Home

Malefemmine

A Brave Heart

The Lord And The Ring

Chasing In The Grand Canyon

In Chiesa

Agguato Nei Boschi

L’ombra Del Dubbio

La Telefonata

Love Me Forever

Il Mio Bambino

L’amore Allo Specchio

La Prigionia Di Alisia – feat. Nello Salza

A New Hope

Sulle Barricate

 

Biografia

Vito Lo Re, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Milano e si è diplomato presso il Conservatorio G. Verdi. E’ inoltre laureato in Scienze Politiche. Come direttore d’orchestra o arrangiatore ha lavorato con: Arisa, Edoardo Bennato, Mario Biondi, Max Gazzè, Gilberto Gil, Bobby Kimball (Toto), John Mahon e Nigel Olsson, (Elton John Band), Massimo Ranieri, Rhapsody of Fire, Toquinho, Davide Van de Sfroos, Amii Stewart.

Ha inoltre diretto molte orchestre lirico-sinfoniche e lavorato con importanti Teatri e Festival in Italia, ma è all’estero che ha realizzato le sue produzioni più significative – dirigendo in Austria, Svizzera, Canada, Stati Uniti, Romania, Ucraina, Kazakhstan, Albania e Bulgaria – ed eseguendo un vasto repertorio comprendente musiche di oltre 70 autori.

Ha partecipato come direttore d’orchestra, arrangiatore e compositore alle trasmissioni “Centocinquanta” su Rai1 (condotta da Pippo Baudo e Bruno Vespa) e “Il sesto senso” su Rai3 (condotta da Donato Carrisi).

Intervista

Dici che “35 mm” è un omaggio al cinema, a chi o a cosa  si è ispirato?

Non tanto a un titolo o a un autore in particolare. Diciamo che ho preso come “pretesto” il mio amore per il cinema per raccontare, attraverso il linguaggio della colonna sonora, qualcosa di me. Cosa che fanno un po’ tutti i musicisti, in fondo; farlo però con la musica strumentale e con l’uso di una grande orchestra è abbastanza innovativo.

Dei suoi 23 brani, buona parte rievocano titoli di film. Sono stati importati per la sua formazione da compositore per film, musical e cortometraggi?

Be’, nessuno può avere la presunzione di dire di avere inventato qualcosa di totalmente nuovo in musica. Ovviamente in qualunque settore musicale esistono dei mostri sacri a cui non si può non guardare e da cui non si può che imparare. Tutta la storia della musica – e dell’arte in generale – è un lungo susseguirsi di autori che si sono influenzati a vicenda e che soprattutto hanno influenzato le generazioni successive. Alcuni titoli riportano – è vero – ad alcuni film che ho particolarmente amato; ma alla fin fine quelli cui sono più legato sono quelli che parlano più specificamente di me.

Sappiamo che la musica è intangibile e pur chiudendo gli occhi e ascoltando, anche solo per pochi secondi, i suoi brani è facile tornare con la memoria a sensazioni o momenti di vita trascorsi. Come fa a trasmettere queste splendide emozioni attraverso la musica?

Innanzitutto grazie per il complimento, è uno dei più belli che un compositore possa ricevere. Direi che ci sono due aspetti. C’è un aspetto “artigianale”, ovvero per descrivere determinate sensazioni si usano alcune tecniche compositive e/o  di orchestrazione che si sa che portano a un certo effetto. C’è poi la parte auto-biografica di alcuni brani che, riecheggiando eventi successi al compositore, sono particolarmente ispirati. Questo però non comporta in automatico che siano quelli più graditi all’ascoltatore; quando però succede, allora hai fatto centro. 

Un importante compositore e direttore di orchestra come lei, afferma: “Quando scrivo nessuno mi può aiutare, perché chi scrive ha qualcosa di personale da dire. ” Anche per lei è così?

Assolutamente, è un lavoro che si fa in solitudine e che deve raccontare qualcosa del compositore; diversamente non ci sarà nulla di profondo, ma verrà solo fuori un buon prodotto, ben confezionato e con un bel suono, ma senza anima. E senza anima non c’è vita.