Intervista a Manuel Costa

Intervista a Manuel Costa

2 Marzo 2017

In questa intervista Manuel Costa ci parla dei suoi successi, delle sue influenze musicali e dei suoi progetti futuri.

Parlaci dei tuoi inizi nel mondo dell’house.

Sono stato da sempre affascinato dal mondo della musica elettronica… sintetizzatori, basslines e goove in genere hanno attirato la mia attenzione fin da quando ero piccolo a tal punto da iniziare a sperimentare i primi software di editing musicale all’età di undici anni. Da quando iniziai, 14 anni fa appunto, non ho mai smesso 🙂

Le influenze maggiori da chi le hai avute?

Devo ammettere che non ho preferenze particolari circa le varie etichette di “genere musicale”, odio etichettare la musica… ascolto e apprezzo veramente di tutto: funk, pop, house, elettronica, progressive, deep, tech; non mi pongo barriere conoscitive, tant’è vero che le mie fonti di ispirazione sono state Axwell, Daft Punk, David Morales, Rober Miles, Roger Sanchez, Room 5 e Junior Jack (Vito Lucente), tutti progetti variegati e diversi tra loro.

C’è una qualche collaborazione che ti piacerebbe realizzare?

Coldplay e Calvin Harris, senza ombra di dubbio.

C’è qualche progetto musicale in vista?

Tantissima musica pronta per essere rilasciata. Un cambio direzionale ben preciso a partire già dalla prossima release “I want somebody” in uscita il 10 marzo. Bpm più rallentati, armonie e melodie in primo piano e grandi vocal a coronare il tutto. Ho avvertito l’esigenza di dare più sfogo alla parte creativa di me stesso, intesa in termini di sperimentazione, arrangiamenti melodici e radiofonici, mettendo un pò da parte (ma non totalmente) il mio lato dark, da club.

Con quasi 30 Mila follower sui social e centinaia di migliaia di ascolti ai tuoi brani, ti senti una web star?

Assolutamente no, il ritorno in “followers” è una conseguenza di ciò che si semina, di quanto viene apprezzato il proprio prodotto e via dicendo…lavorerò sodo affinchè tale “ritorno”, tale bacino di followers, sia sempre più ampio solo ed esclusivamente attraverso la musica. Altrimenti avrei fatto lo youtuber 🙂